Le folgoriti: le impronte dei fulmini sulla spiaggia

Le folgoriti: le impronte dei fulmini sulla spiaggia

Quando un fulmine colpisce un oggetto oltre alla grandissima quantità di carica elettrica che viene scaricata si genera anche una enorme quantità di calore (effetto Joule), arrivando ad una temperatura che può raggiungere i 20.000 gradi Celsius, più della superficie del sole. Allora cosa succede quando quell’intensa scarica elettrica colpisce il suolo? Anche se raramente, può succedere che se un fulmine colpisce un’arenile di sabbia, il trasferimento di calore estremo può creare meravigliosi e fragili tubi cavi di materiale vetroso.
Come si forma la folgorite e perchè ha quella caratteristica a zig-zag? Ad esempio quando un fulmine colpisce la superficie di una spiaggia, grazie all’enorme quantità di calore prodotta durante la scarica elettrica si dà luogo alla formazione di minerali in seguito ad un riassetto delle molecole costituenti il minerale colpito. La sabbia contiene infatti il quarzo, un materiale che subisce facilmente questa alterazione. Le caratteristiche morfologiche di questi materiali sono davvero uniche e impressionanti! Infatti sono vuote all’interno, con la tipica forma ramificata dei fulmini (le cosiddette “figure di Lichtenberg”). La forma di una folgorite non è nient’altro che una impronta del percorso dove la scarica elettrica ha attraversato il terreno.      
Esposizione di una folgorite al Joshua Tree Earth and Space Museum di Lakeville, (Stati Uniti)
Una folgorite ha un diametro tipico che può variare da qualche millimetro a pochi centimetri ed una lunghezza che va da qualche centimetro ad alcuni metri. In figura è riportato un esemplare conservato nel museo di Lakeville negli Stati Uniti. E’ abbastanza difficile trovare le folgoriti su una spiaggia sopratutto se non si ha esperienza. Il momento migliore è subito dopo una tempesta di fulmini in quanto appaiono più in superficie. Luciano Carta
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